domenica 27 febbraio 2011

Ecco io sto alla porta e busso...

... ed alla porta della Cattedrale di Reggio ho bussato oggi al termine del Pellegrinaggio vicariale dei sassolesi.
Oggi niente ciaspole, sci e salite. 30 km di passo in compagnia di qualche decina di pellegrini che hanno sfidato pioggia e neve per portare testimonianza con il cammino.
Guidati da don Dodo, siamo partiti da Sassuolo e per le strade basse di Scandiano / Casalgrande siamo arrivati a Reggio dove ad attenderci assieme ad un altro migliaio di persone arrivate in pullman c'era il vescovo Caprioli.
La nostra associazione dedicata a PierGiorgio fa parte di questo vicariato, anche se non ufficialmente credo di aver portato un po' del nostro spirito in Cattedrale assieme alle varie parrocchie e altre associazioni.



sabato 26 febbraio 2011

Il Passone e il Prado

Un altro sabato di sole e neve. La settimana passata in ufficio impone un'escursione in montagna.
Bene, si organizza. Oggi siamo un folto gruppetto, in 9, c'è anche qualche volto nuovo. Gruppo eterogeneo ma affiato da subito, 5 pellicciari e 4 ciaspolanti.
La meta è chiara: il Monte Prado, al confine tra Emilia e Toscana. Il percorso vien deciso al bar della Gatta (qualcuno fa notare che non hanno il gnocco fritto). Affronteremo il Passone, le ultime indicazioni lo danno in buone condizioni.
Lasciamo le macchine a Pian Vallese e via... si sale. Arriviamo sotto e decidiamo di scartare sulla sinistra, la neve  è polverosa, però la traccia è segnata e questo ci da fiducia.
Poco sotto il crinale comincia il vento, forte, fortissimo pochi metri più su. Tutto il crinale sbuffa, la cima del Prado pure.
Scendiamo al Battisti, alcuni decidono di desistere e ci danno appuntamento al rifugio. 2 ore per salire e ridiscendere dovrebbero bastare.
Nel canale a sinistra del Prado si vede bene una grossa slavina, decidiamo quindi di andare a destra verso il lago Bargetana. Procediamo guardinghi sotto al Cipolla su quella che in estate dovrebbe essere la strada forestale che scende a Ligonchio. Non ci sono tracce, siamo i primi. Superiamo una piccola slavina, sembra vecchia, sembra... Più avanti un traverso ghiacciato e insidioso mi costringe a scendere un poco e a fermarmi per mettere i ramponi. Come mi siedo, ........, sento un rumore e mi giro. Troppo tardi. Io e altri due compagni che passavano sopra siamo portati via da un fronte di slavina. Per fortuna la forza della neve non è eccessiva, poco più avanti mi fermo, così gli altri. Bilancio: tanto spavento, un berretto e 4 bastoncini da neve perduti. La prima sciroccata li riporterà alla luce...
Per oggi è sufficiente, in quattro decidiamo di tornare al rifugio. Altri due con gli sci proseguono e arriveranno in cima spostandosi sul crinale salendo a destra del lago. Saranno però testimoni di un'altra slavina nel canalone nord affrontato da altri scialpinisti che ci avevano superato in precedenza. Anche questi escono senza problemi.
Il rischio oggi era 2, evidentemente non al Prado però!
Dopo un piatto di buona zuppa di farro si ridiscende. Una birra da mangiafuoco (anche qui niente gnocco....) e giù verso la pianura.





lunedì 21 febbraio 2011

SA1- 19/02/2011 PFATTENSPITZE(Cima delle Laste)

Seconda Uscita del corso di Scialpinismo( SA1 Scuola Bismantova);

La meta di questo weekend è la valle Sarentino; una valle sopra Bolzano, prima stretta, poi più ampia con monti e paesaggi mozzafiato.

La meta di Sabato è la PFATTENSPITZE , 2432 metri;
il tempo durante la settimana è stato abbastanza fresco, cosi da farci trovare neve soffice e polverosa lungo il nostro tragitto.

partiamo con gli sci ai piedi dal Lago di Valdurna quota 1500m.

I ragazzi(13 in tutto) sono carichi e vogliosi di salire con sci e pelli ai piedi e noi ancora più carichi di loro sognando il paesaggio e la discesa in neve fresca.

La salita si divide tra bosci nella prima parte per poi aprirsi in pratoni ampi e soffici; il grado di pericolo valanghe oggi è 3, ma noi siamo abbastanza tranquilli perchè il posto scelto non presenta pendi o tratti esposti e con pendenze superiori a 27°.

Dopo due ore/mezza arriviamo in vetta

chi più stanco echi più fresco, due chiacchere e due foto ricordo e poi si scende. La discesa rende tutti euforici, freschi e bambini dentro...












Alle 15 siamo dinuovo alle macchine, contenti e desiderosi di una birra FRESCA!

Anche oggi tutto stupendo, sole,neve e compagnia.


domenica 20 febbraio 2011

SA1- 20/02/2011 KARSPITZE- Punta di QUAIRA

Entusiasti della gita di Sabato speriamo che il nuovo giorno ci riserva una gita altrettanto bella.
Il tempo è un po peggiorato, una strato sottile di nubi nasconde il sole del giorno prima.
Alle 8.30 abbiamo gli sci e le pelli ai piedi e partiamo verso il nostro obbiettivo di oggi: KARSPITZE 2752 m. Partiamo dal paesino dove abbiamo dormito, ovvero Pennes 1600m e abbiamo difronte 1100 metri di dislivello che oltre a fatica ci immergono nella valle pinea di neve e un paesaggio incantato.
L'inizio è abbastanza ripido e guadagniamo metri abbastanza velocemente;

Dopo circa 1,30h arrivamo incima ad un piccolo monticello dove giriamo tutto a destra per arrivare poi alla sella, dove seguendo la cresta arriviamo con gli sci fin sotto alla cime odierna.














L'ultimo pezzo calziamo i ramponi e lasciamo gli sci nel pianoro appena sotto perchè la pendenza aumenta e dobbiamo proseguire a piedi.

VETTA!















I ragazzi oggi sono vermante carichi e contenti di aver conquistato un'altra vetta!! è un bel gruppo stiamo bene insieme e ci divertiamo sui monti..speriamo che possano continuare con il corso SA2 così da porter fare altre salite insieme!!

il tempo peggiora ulteriormente e quindi iniziamo la discesa; trovaiamo crosta nel primo tratto, ma dopo neve farinosa fino alle ginocchia!!! UNA GODURIA...che ci porta a valle e alle macchine dove aimè è già ora di far ritorno.

Sono stati due giorni molto belli il gruppo è solido e pronto ad altre meravigliose gite!!

sabato 19 febbraio 2011

Monte Cimone

Oggi abbiamo affrontato il Monte Cimone, risalendo la parete sud ovest lungo
il sentiero che parte dal rifugio Capanna dei Celti, nei pressi di Doccia di
Fiumalbo.
Il tempo è buono, abbastanza freddo, per lo meno nelle prime ore della
mattina, un’inaspettata finestra di bel tempo in mezzo ad alcuni giorni nevosi.
Partiamo di buon ora, muniti di ciaspole e sci d’alpinismo, la salita si
rileva subito faticosa per la marcata pendenza, la neve è molto fresca e
praticamente stiamo tracciando il sentiero.
Il panorama che si gode da lassù è veramente fantastico, tutto il crinale,
le Alpi Apuane, la catena prealpina si stagliano nel cielo offrendo
un’emozionante vista che ci appaga della fatica profusa.
In circa due ore siamo sulla sommità della vetta, il tempo di rilassarsi un
po’, un momento di raccoglimento in preghiera, le foto di rito e poi via per la
discesa, la parte sicuramente più attesa e divertente per i nostri sciatori che si
lanciano nelle loro acrobazie!
Percorriamo velocemente il sentiero del ritorno, sprofondando nella neve che
il sorgere del sole ha un po’addolcito ed incontrando vari gruppi di persone
intente a salire, e nel giro di un’ora siamo di nuovo al rifugio, pronti per la
consueta ed assai gradita birra in compagnia.
Senz’altro una gran bella escursione, passata in amicizia impegnati in
un’ascensione abbastanza lunga e con un discreto dislivello, che ci fa
rientrare a casa sereni e soddisfatti per la giornata passata assieme.

(Raffaele)










domenica 6 febbraio 2011

Gita cai al Monte Giovo

Oggi siamo tornati in montagna, ma non abbiamo organizzato noi. Ci hanno ospitato gli amici del CAI di Sassuolo. Veramente non solo il CAI, in un'unica gita abbiamo messo assieme 4 della PierGiorgio, il CAI di Sassuolo, il GERS di Roteglia e il GEM di Montefiorino. Una ventina di persone circa.
La giornata è stupenda, fa caldo come capita ultimamente. L'obbiettivo è il monte Giovo. Partiamo attrezzati di ciaspole, ramponi e picozza. Molti dei partecipanti però sono muniti solo di ciaspole. Le calziamo subito ai piedi, nella neve si sfonda decisamente.
Partiamo dal lago Santo in suggestiva fila indiana seguendo le indicazioni del capo gita. Passiamo il passo della Boccaia da cui parte un sentiero diretto per la cima del Giovo, ma andiamo oltre perchè il nostro obbiettivo è fare un giro più largo e più "andante", meglio percorribile con le ciaspole. Attraversiamo quindi i campi di Annibale e ci apprestiamo a raggiungere il passo della Porticciola per poi girare a sinistra sul crinale. Purtroppo quando arriviamo a 300 mt. dal passo, un lungo traverso molto inclinato e vetrato ci consiglia di girarci e tornare indietro. Di lì con le ciaspole non si passa.... Peccato, ormai è tardi, mezzogiorno passato, e la cima oggi non si vedrà. Così vanno le cose in montagna, la decisione mi pare appropriata.
Abbiamo comunque passato una bella giornata in montagna in mezzo alla neve e amici nuovi.










sabato 5 febbraio 2011

Sci alpinismo sul Rondinaio

Partiamo decisi alle 6.30 da Sassuolo, direzione Fiumalbo. Con tutta le neve caduta nei giorni scorsi il versante Sud del Cimone promette una giornata da incorniciare. Il bollettino nivometeo indica pericolo valanghe 3 per le temperature elevate, ma decidiamo di rimandare ogni valutazione più precisa sul posto. Lungo il tragitto assistiamo ad un valzer isterico delle temperature, passando dai due gradi di Maranello ai -7 di Pavullo, per tornare a +5 a Lama Mocogno. Quando arriviamo a Pievepelago la sorpresa; la neve sulla sud del Cimone non c’è più…..

Il forte vento dei giorni scorsi l’ha spazzata via, lasciando impietosamente erba e sassi scoperti. Decidiamo quindi di spostarci sui versanti esposti a nord e puntiamo al monte Rondinaio, una facile gita di 450mt di dislivello, difficoltà MS. Alle 8.30 partiamo dal parcheggio del lago con un bel sole che già scalda come fosse primavera, la neve è comunque ancora tanta nella buca del Lago Santo e del lago Baccio. I canali del Baccio sono tutti scarichi ad eccezione di importanti cornici in uscita dovute all’attività eolica.

Saliamo di spinta il tranquillo percorso che conduce alla cima, fermandoci ad ammirare con tutta calma il meraviglioso paesaggio di questo angolo di Appennino.
Sulla vetta siamo gli unici ancora per poco, flotte di sci alpinisti ed escursionisti stanno assaltando la montagna. E’ ora di scendere e andare a sorseggiare una “bionda” al rifugio Vittoria. La stazione meteo del rifugio indica inesorabile +10° alle 11 di mattina…della poca neve rimasta resterà presto il ricordo!!

sul sentiero che conduce al lago Baccio
a pochi passi dalla vetta
cresta dal Rondinaio al Giovo
giochi del vento