
Sabato mattina decidiamo di dedicarci allo sci ripido e la scelta del nostro itinerario ricade sul gruppo del Giovo. Il Giovo, il Rondinaio e il Rondinaio Lombardo offrono tantissime possibilità per chi vuole cimentarsi in discese adrenaliniche per tutti i livelli. Il lungo periodo di alta pressione della settimana scorsa ha consolidato il manto nevoso che appare ben assestato nei pendii esposti a sud, quindi puntiamo decisi ai canali del triangolo. La giornata inizia però con una inaspettata deviazione a causa di una grossa frana che blocca la strada che sale al Lago Santo da Pievepelago, costringendoci a salire da Rotari. Una deviazione che ci porta ad allacciare gli sci quando ormai sono le 10. Oggi siamo in 4, io e Fabio e due suoi amici, simpatici e ottimi compagni di avventura. Saliamo per la via normale al Monte Giovo, passando per i comodi Prati di Annibale. Il pendio a Nord però è ancora piuttosto ghiacciato e siamo costretti a mettere i rampant sotto gli sci. In breve siamo alla vetta del Giovo, con vento forte da ovest che porta con se il fronte di una perturbazione che in breve avvolge tutto il crinale, facendoci avanzare per lunghi tratti nella fitta nebbia. Scendiamo dalla vetta lungo il crinale che conduce al Rondinaio e all’altezza dei canali del Triangolo togliamo le pelli e ci prepariamo alla discesa.
I canali del triangolo sono molto simili, scendono paralleli verso il Lago Baccio. Il canale di sinistra è leggermente meno pendente anche se più lungo. Classificati generalmente con grado PD-/PD in salita, penso che forse possano essere valutati rispettivamente con grado S.4.1 e S.4.2 in discesa. Decidiamo di imboccare quello di sinistra (il primo che si incontra scendendo dalla cresta), che ha pendenza di circa 40°. Vinto l’attimo di esitazione iniziale, che rende molli le gambe quando non vedi cosa c’è sotto di te dopo i primi metri, infiliamo le prime curve saltate e ci rendiamo conto che le neve è molto bagnata e facile. Ora la discesa diventa pura emozione e con facilità usciamo dall’imbuto per goderci il facile e aperto pendio finale, con firn primaverile ottimo. Al lago guardiamo l’orologio; non è poi tanto tardi, ci sta anche il facile canale Ovest del Rondinaio Lombardo (a parer mio non oltre S.2.2). Saliamo alla croce della vetta e intorno le nuvole ormai hanno coperto tutto. Qualche foto e via, lungo la breve discesa dell’ampio canale nuovamente verso il lago. Non ci resta che festeggiare con una buona birra al rifugio in compagnia di Tex.


la parte centrale del canale


Lungo la salita al Rondinaio Lombardo

La vetta del Rondinaio Lombardo
2 commenti:
Bravi ragazzi. Un saluto dalla Norvegia, poi arriveranno anche le nostre foto!
Non vediamo l'ora!!
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