La gola di Bletterbach, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, è un ambiente magnifico, quasi nascosto al grande pubblico delle vicine rinomate località di Obereggen o Cavalese, che nella sua veste invernale forse non da il meglio di se. Quasi assopito, in letargo nel rigido inverno, sembra attendere il risveglio allo sciogliersi delle nevi. Ma per chi cerca ghiaccio è proprio questo suo letargo che sta cercando. Di facile accesso, in poche centinaia di metri offre svariate cascate di ghiaccio che vanno dal II al IV+, di altezza fino ai 30/35 mt. E qui il "principiante" e il "maestro" (e dalle foto sta a voi capire chi è il principiante e chi il maestro!!) trascorrono una bellissima giornata alle ricerca della linea più bella, più divertente, più spettacolare. Eh sì, perchè a parere di chi scrive, forse la più grande differenza tra arrampicare su ghiaccio e su pietra, sta nel fatto che su ghiaccio ogni via è sempre diversa, è unica e irripetibile, cambia di anno in anno, gli appigli non saranno mai gli stessi. E al primo fohn tutto svanisce in attesa di riformarsi, come sculture bellissime e lucenti, l'inverno successivo.
3 commenti:
Bravi, bravi, bis!!
Tutti in Alto Adige, sabato. Voi a Bletterbach, Mazza a Sarentino, io a Funes.... Mi sembrava di sentir rumore di picozze... Io però mi sono dedicato allo speck e al formaggio fuso!!
sai dirmi dove posso trovare la relazione delle cascate nella canyon (nome della cascata, difficoltà tecnica ecc) grazie mille
Ciao, purtroppo non so aiutarti. Non conosco relazioni su questo canyon ma può essere che sul posto ci sia qualcosa. Navigando poi si trova molto e nei forum c'è sempre qualcuno pronto a risponderti. A presto
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