mercoledì 20 luglio 2011

Dai 40 - 42 devi decidere da che quota partire...

Avrei dovuto raccontare un'escursione alpinistica su ghiacciaio in Val d'Aosta, purtroppo il meteo quest'anno non è molto favorevole per le uscite in montagna. Abbiamo sperato fino all'ultimo che le previsioni cambiassero, poi venerdì sera ci siamo arresi: temporali su tutto l'arco alpino...

Un rapido giro di telefonate e il nostro weekend alpino diventa una bella escursione sul vicino appennino, i temporali sono lontani e sabato mattina il cielo è limpido. Meddi, Smi e Fusillo partono da Reggio e salgono al Cusna da Febbio; io, Gio e Robbi attacchiamo il Ravino da Civago. Decidiamo di testare un po' la condizione, la diretta del Ravino è impegnativa al punto giusto: in cima il fiatone si fa sentire, maciniamo 900 metri in un'oretta!!
Puntuale come un'orologio arriva l'sms: siamo sul Cusna. Passiamo sotto alla Vallestrina e anticipiamo gli altri al Passone di dieci minuti.

Sosta rapida al Battisti, oggi lo affollano più ciclisti che escursionisti, per birretta e generi di conforto del forno di Civago. In breve ripartiamo: cresta del Cipolla e Prado. Qua ci concediamo un po' di tempo per scambiare qualche opinione sugli obbiettivi futuri e filosofeggiare sulle "prestazioni montanare" oltre la psicologica soglia dei 40 anni....

Di nuovo ci separiamo, i reggiani scendono al Bargetana per fare ritorno a Febbio dal Passone. Noi proseguiamo verso il Piella per scendere al San Leonardo dal Passo delle Forbici.








giovedì 14 luglio 2011

Tramonto sul Cusna

La sera di venerdi 8 luglio siamo saliti sul monte Cusna, con l’idea di
ammirarne il suggestivo tramonto.
All’uscita dal lavoro ci siamo radunati in un gruppo numeroso ed abbiamo
raggiunto in auto, con qualche difficoltà a causa della strada dissestata,
l’imbocco del sentiero nei pressi di Monte Orsaro.
Il cielo è sereno e terso, e la sera ci dà il benvenuto con un vento fresco che
ci fa subito indossare felpe e giacche a vento, che contrasto con il clima caldo
ed umido lasciato appena due ore prima!
Il sentiero è ripido ma saliamo agevolmente, d’altronde il panorama
circostante, che spazia dalle Alpi Apuane a tutto l’Appennino reggiano e
modenese ed oltre, vale quel poco di fatica profusa.
Arrivati a pochi metri dalla cima, ci accoglie una sgradita sorpresa, peraltro
già intravista durante la salita: 5 cani pastori maremmani dall’aria poco
rassicurante sorvegliano ( proprio cosi, uno è a fianco della croce! ) la vetta
abbaiandoci contro.
Si tratta dei cani a guardia del gregge di pecore del pastore del Cusna,
sicuramente non pericolosi anche perché abituati ad incontrare persone a
giro per il crinale, ma l’orario inconsueto e il timore che facessero branco ci
fanno prudentemente desistere, sia pur con qualche dubbio, dal continuare.
Peccato, perché eravamo quasi arrivati in vetta!
Dopo esserci abbassati un pò di quota per consumare la cena al sacco,
siamo velocemente ridiscesi alle auto e ci siamo diretti al sottostante rifugio
per bere tutti assieme la classica birra di fine uscita.
Un’escursione comunque riuscita ed affrontata con tanta allegria,
sicuramente da riproporre con altre mete in questa forma, che permette di
organizzare uscite con una buona partecipazione e di nemmeno mezza
giornata.
(Raffaele)

Il tramonto durante la salita
Sotto alla vetta

Birretta finale