giovedì 20 gennaio 2011

Canazei, casa degli dei.... (le discese)

Siamo nella patria dello sci italiano, dove il solo nome di GranRisa o Saslong suscitano in ogni sciatore il desiderio di cimentarsi dove già Stenmark, Tomba, Ghedina e tanti altri hanno segnato la storia dello sci mondiale. Ma questo non è sufficiente per descrivere il desiderio di sciare in questi posti, tanto meno per un alpinista della PGF.
Il gruppo del Sella, col Piz Boè, il Piz da Lec, il Sass Pordoi, Cima Pisciadù, Le Mèsules, insieme alla Marmolada, alle Tofane, alle Tre Cime di Lavaredo e tante altre, è quanto di più bello le Dolomiti possano offrire da vivere, da ammirare, da contemplare ma anche da scalare.
Un posto certamente unico che ogni volta lascia il desiderio di tornarci per conoscere o scalare angoli nuovi e sogni nel cassetto.
Questa volta però, chi lasciando direttamente gli sci da alpinismo a casa, chi tenendoseli ben stretti ai piedi anche sulle piste, abbiamo deciso di buttarci “verso il basso” godendoci la comodità e la banalità degli impianti di risalita.
E abbiamo ricevuto il dono di poterlo gustare al meglio, con tanta neve, caldo (fin troppo!), cielo terso e piste poco affollate, quasi deserte nella giornata di venerdì.
Da sci alpinisti prestati alla pista non abbiamo però potuto fare a meno di testare varie “scorciatoie” anche se ormai spesso troppo frequentate e battute. Il pericolo valanghe “marcato” ci ha costretto a tenerci lontano dai percorsi più arditi e belli, ma il divertimento non è mancato lo stesso, in allegria e amicizia come da sempre si contraddistingue ogni nostra uscita.
Il prossimo anno non mancheremo di riproporre questa uscita.

A presto,
Andrea.











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