Siamo in 13, il guido ci raggiungerà in tempi record nel pomeriggio ...
Sistemati gli zaini e controllato l'attrezzatura da ghiacciaio saliamo verso il rifugio Pizzini, punto di partenza privilegiato per l'ascensione alla normale del Gran Zebrù, montagna bellissima che domina, ancora gonfia di neve, la Val Cedec.
Arrivati al Pizzini il tempo comincia a cambiare, il Rif. Casati si vede bene arroccato sul crinale ... infiliamo le giacche per ripararci da una leggera pioggia mista a ghiaccio/neve e risaliamo il nevaio "patocco" che ci porta a circa cento metri dal rifugio.
Il meteo metteva bel tempo e alta pressione ... fatto sta che rimaniamo tutta sera avvolti nella nebbia!
Poco prima di una rigenerante cena ecco spuntare il guido che, come dicevo sopra, in tempi record è arrivato al Casati ( partenza ore 16:00 dal parcheggio del rifugio Forni - 2178 mt , arrivo al Casati - 3269 mt - ore 18:30 )
Dopo cena regoliamo i ramponi, annodiamo gli ultimi cordini, ci dividiamo nelle cordate e po' a lett, sono circa le 22:00 ma che voglia di sdraiarsi e riposarsi !
Al mattino super giornata! Ore 6:00 colazione, il sole comincia ad illuminare il gonfio ghiacciaio del Cevedale, Alle 7:00 di buon passo le quattro cordate cominciano a risalire le "gobbe" che ci portano sotto alla crepacciata terminale (lievemente accennata) a poche centinaia di metri dalla vetta.
Alle 8:50 siamo alla croce, la giornata è favolosa, si mangia e si beve qualcosa, foto di gruppo e rientro verso li Casati, le nuvole avanzano e il caldo sole comincia a trasformare la neve del ghiacciaio.
La discesa al parcheggio sembra non finire più!
Ci ristoriamo al rifugio Forni con ottimi piatti tipici e prima di rientrare celebriamo la messa in una bella cappellina / portico dedicata alla madonna della neve.
Ci tengo a ringraziare e a complimentarmi con tutto il gruppo, in particolare ai tanti che per la prima volta, impavidi si sono infilati i ramponi a con fiducia nella cordata hanno raggiunto la cima.
Un ringraziamento speciale va a don Pietro per la sua presenza e per la bella Messa celebrata ai piedi di quelle splendide montagne, e al Guido che ce l'ha messa tutta per esserci, presenza umile e silenziosa ma che infonde tanta sicurezza!
Ci vediamo sul rosa!