sabato 21 dicembre 2013



17-18-19 Gennaio 2014
WEEK-END BIANCO
A SORAGA DI FASSA

L'associazione PGF organizza per il weekend del 17-18-19 Gennaio un fantastico weekend sulla neve a SORAGA a pochi passi da Moena in Val di Fassa (TN) con pernottamento presso l’Hotel Val di Fassa (www.albergovaldifassa.com).

Per tutti coloro che non sciano saranno organizzate escursioni e ciaspolate nel bellissimo comprensorio del Gruppo Sella o del Passo San Pellegrino.
La quota d’iscrizione è di 90 euro e comprende pernottamento con pensione completa per due notti. Il trasporto è con mezzi propri.

I posti sono limitati e le iscrizioni si chiuderanno l’8 gennaio. All’iscrizione occorre versare una caparra di 30 euro.

Per iscrizioni e informazioni:
Andrea +393487806983 info@versolalto.org

venerdì 11 ottobre 2013

Cena d'inizio anno

L'associazione PGF organizza per il giorno Giovedì 24 Ottobre una cena per l’inizio delle attività della stagione 2013/2014. Sarà occasione per rivedere le foto delle uscite di quest’anno e presentare quelle dell’anno nuovo.

Alle ore 19.00 celebriamo assieme la S.Messa presso la parrocchia S.S.Consolata a Sassuolo.

Alle ore 20.00 ci ritroviamo per la cena al ristorante Gallo Azzurro, via Rometta 242 a Sassuolo.

E’ necessaria conferma telefonica o per email.

Per iscrizioni e informazioni:
+393487806983 Andrea
info@versolalto.org

venerdì 19 luglio 2013

Monte Bianco

 
Gioia, lacrime, abbracci, per tutti noi una vetta che resterà nel cuore! Per molti di noi un sogno inseguito per qualche anno, una meta che nonostante la difficoltà abbordabile ai più, è sempre una conquista non banale. Per noi è stato un bellissimo dono, come lo è stato tutto il percorso che ci ha portato a questa vetta, con tre week end perfetti, per il Cevedale, il Monte Rosa e il Bianco appunto che neppure prenotandoli avresti potuto chiedere di più. Desideravamo festeggiare il nostro 10 anno di attività in modo speciale, il Signore ci ha accompagnato e protetto in questo viaggio...grazie davvero!!
 
alba lungo l'ultimo tratto di salita
 



panoramica dalla vetta
 
  versante nord del Mont Maudit
 

lunedì 8 luglio 2013

Cima Gnifetti (4.554 mt) e cima Zumstein (4.563 mt) - gruppo Monte Rosa

 


Seconda tappa del nostro percorso di avvicinamento al Bianco e anche questa volta abbiamo ricevuto in dono tempo splendido, condizioni eccellenti ed ottima compagnia.

Partiamo di prima mattina con l’autobus di linea di Stefano che con una “discreta” media in breve ci proietta a Pont Saint Martin all’inizio della valle per Gressoney. Sosta per ultimi acquisti e via a prendere i lunghi impianti per Punta Indren (3.200). Dopo un breve percorso su neve fradicia dal caldo siamo al Rifugio Mantova (3.450) dove cerchiamo le piazzole per piantare le tende, purtroppo piene di neve, e ci mettiamo al lavoro per allestire il piccolo campo. In pochi minuti due sono montate mentre il gruppo dei nostri “Bronzi di Riace” dopo avere cercato per mezz’ora il posto più adatto, scava una buca enorme tra foto da calendario e sole implacabile.
La sera cena in rifugio che per il gran pienone ci mette a mangiare in cucina, mai scelta più felice: tavolo privè, tutta la cucina a nostra disposizione e cameriere che ci domandiamo tutto il tempo cosa stiano facendo a 3.500mt!!

Non contenti dell’orario della colazione offerta dal rifugio (alle 4.30), facciamo scorta di cibo e acqua e andiamo ai nostri alloggi decisi a partire per le 3.45. Ma alle 3.45 la tenda dei Bronzi di Riace, ancora dorme. O meglio, non tutti dormono; uno tenta invano di difendersi dal freddo e non si accorge, tutto preso dall’indossare ogni cosa che trova, che il tempo è volato e giusto all’ultimo fa alzar tutti. Alle 4.30 si parte. Frontale accesa, lampi e tuoni all’orizzonte che rischiarano la notte, ma non ci preoccupano, il tempo sembra stabile sopra di noi. In breve raggiungiamo e superiamo il rifugio Gnifetti e iniziamo la prima salita verso il Colle del Lys. Il freddo è pungente e un vento leggero ma implacabile non ci permette grandi soste, per evitare di congelarci. Solo al colle del Lys (4.280) il primo sole ci scalda e permette una sosta per far rifornimento di liquidi, cibo, creme varie e foto. Da qui si possono finalmente ammirare in tutta la loro bellezza le cime del Monte Rosa e il magnifico Lyskamm alla nostra sinistra. Incontriamo gruppi di alpinisti in discesa dopo una notte “magnifica e riposante” alla Capanna Margherita e alpinisti che si avvicinano ad affrontare ogni cima che ci circonda. Dovunque ci giriamo vediamo gente che affronta la salita di una vetta, nessuna esclusa. Seracchi enormi ci circondano e l’ambiente è unico.
Al Colle Gnifetti ci dividiamo, un gruppo sale prima la punta Zumstein per poi raggiungere l’altro gruppo che sale direttamente alla Capanna Margherita o punta Gnifetti. Capanna Margherita e Punta Gnifetti si sovrappongono e questo personalmente ritengo costituisca una pagina infelice dell’alpinismo moderno. La punta Gnifetti infatti prende il nome da un grande obelisco roccioso (Signalkuppe in tedesco, ossia cima del segnale) che esisteva prima che lo distruggessero per far spazio al rifugio Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa, che addomestica di molto ogni difficoltà di salita. Tuttavia il panorama è davvero magnifico e grazie alla giornata ottima sono visibili perfettamente il Monte Bianco, il Cervino, il Gran Paradiso ed ogni monte, tanto che con una cartina in mano ci si potrebbe perdere una giornata a individuarli tutti.

Per salire la Zumstein si percorre una breve ma affilata cresta che conduce alla vetta, dalla quale si ammira la bellissima cresta Signal alla cima Dufour, la più alta e ambita delle cime del Rosa, e la cima Nordend, la più isolata e meno frequentata.
Riunito il gruppo al rifugio e dopo un thè caldo (i vantaggi del ristorante d’alta quota!!) scendiamo al rifugio Mantova rimpiangendo ogni scialpinista che ci sfreccia di fianco, smontiamo il campo, carichiamo tutto in spalla e rapidi al parcheggio dove il pulmino di Stefano ci attende per una nuova prova speciale da Gressoney a Reggio. Ora la tappa finale…
il lungo traverso che dalla funivia porta al rifugio Mantova


i "Bronzi" all'opera...
 
 
 



il "privè" in cucina
tramonto
 


 
 
 
sculture di ghiaccio
 

 

 
 
 
sulla cima Zumstein
Cima Dufour e cima Nordend
il rifugio Capanna Margherita dalla cima Zumstein
il Liskamm, il Cervino, il Bianco e tanti altri...

 
sulla cima Gnifetti




 






mercoledì 26 giugno 2013

Cevedale - 3796 mt




Pronti per la prima tappa in preparazione al Bianco, partiamo di buon mattino alla volta di Santa Caterina Valfurva !
Siamo in 13, il guido ci raggiungerà in tempi record nel pomeriggio ...
Sistemati gli zaini e controllato l'attrezzatura da ghiacciaio saliamo verso il rifugio Pizzini, punto di partenza privilegiato per l'ascensione alla normale del Gran Zebrù, montagna bellissima che domina, ancora gonfia di neve, la Val Cedec.
Arrivati al Pizzini il tempo comincia a cambiare, il Rif. Casati si vede bene arroccato sul crinale ... infiliamo le giacche per ripararci da una leggera pioggia mista a ghiaccio/neve e risaliamo il nevaio "patocco" che ci porta a circa cento metri dal rifugio.
Il meteo metteva bel tempo e alta pressione ... fatto sta che rimaniamo tutta sera avvolti nella nebbia!
Poco prima di una rigenerante cena ecco spuntare il guido che, come dicevo sopra, in tempi record è arrivato al Casati ( partenza ore 16:00 dal parcheggio del rifugio Forni - 2178 mt , arrivo al Casati - 3269 mt - ore 18:30 )
Dopo cena regoliamo i ramponi, annodiamo gli ultimi cordini, ci dividiamo nelle cordate e po' a lett, sono circa le 22:00 ma che voglia di sdraiarsi e riposarsi !
Al mattino super giornata! Ore 6:00 colazione, il sole comincia ad illuminare il gonfio ghiacciaio del Cevedale, Alle 7:00 di buon passo le quattro cordate cominciano a risalire le "gobbe" che ci portano sotto alla crepacciata terminale (lievemente accennata) a poche centinaia di metri dalla vetta.
Alle 8:50 siamo alla croce, la giornata è favolosa, si mangia e si beve qualcosa, foto di gruppo e rientro verso li Casati, le nuvole avanzano e il caldo sole comincia a trasformare la neve del ghiacciaio.
La discesa al parcheggio sembra non finire più!
Ci ristoriamo al rifugio Forni con ottimi piatti tipici e prima di rientrare celebriamo la messa in una bella cappellina / portico dedicata alla madonna della neve.
Ci tengo a ringraziare e a complimentarmi con tutto il gruppo, in particolare ai tanti che per la prima volta, impavidi si sono infilati i ramponi a con fiducia nella cordata hanno raggiunto la cima.
Un ringraziamento speciale va a don Pietro per la sua presenza e per la bella Messa celebrata ai piedi di quelle splendide montagne, e al Guido che ce l'ha messa tutta per esserci, presenza umile e silenziosa ma che infonde tanta sicurezza!
Ci vediamo sul rosa!
Never losing grip :)