sabato 29 dicembre 2012

Lago Cavo e Lagaccione

L'anno è agli sgoccioli, la neve pure. Fa caldo e s'è sciolta.
Una gita tardo autunnale però si può fare.
Passo Centocroci e la ducale Via Vandelli sono la mia meta. Qui parcheggio la macchina e m'incammino per il comodo 579. Dopo qualche km giro a dx su per il 573, passo il Lago Cavo e salgo il crinale passando per Monte Rovinoso e Monte S.Andrea. Giunto al Lagaccione, sotto l'Alpe Sigola, torno giù verso la Via Vandelli seguendo il 571. Alla Fabbrica mi ristoro all'abbondante e antica fonte prima di rimettermi in cammino verso la macchina.
Consigliabile per fare quattro passi vicino a casa con mezza giornata libera.

Lago Cavo



Lagaccione

giovedì 22 novembre 2012

Monte Ventasso - I colori dell'autunno


Era la classica domenica "divano&camino" ... bisognava essere in astinenza da mesi per decidere di svegliarsi e salire sui nostri appennini avvolti da una coperta grigia e bagnata ... ebbene, lo eravamo tutti!
Siamo saliti in fretta al Ventasso lasciando la macchina in località Nismozza seguendo i cartelli dell'Ecomaratona, passando dal rifugio Maddalena.
In vetta l'aria era immobile, nuvole sotto ai nostri piedi e nuvole sopra alle nostre teste, eravamo dentro ad un sandwich d'autunno, che bei colori!
Siamo rientrati di corsa (se vai in montagna con il meddi una corsetta è obbligatoria! :o) passando dal lago Calamone, un gioiellino dei nostri appennini; poco più in basso Robbi e la Stefi avevano allestito un super ristoro con formaggio salame lambrusco e frutta! ... che spettacolo, grazie ancora!
Una giornata semplice, in puro stile Frassati, fatta di gioia, amicizia, natura, e contemplazione.















sabato 15 settembre 2012

Bocchette Alte

Da molto desideravamo affrontare la regina delle ferrate d'alta quota, difficile però compenetrare giusto periodo, buone condizioni meteo e disponibilità di tempo.
L'occasione buona arriva inaspettata con pochi giorni di preavviso. Partiamo in tre alla volta di Madonna di Campiglio (1550 mt).
Giunti al pomeriggio del sabato all'imbocco della strada forestale per il rifugio Vallesinella, dove avremmo voluto parcheggiare la macchina, la brutta notizia: parcheggio pieno. Ah, niente. Zaini in spalla e un'ora di cammino in più all'andata e un'altra al ritorno, tutto su asfalto. Superato il Vallesinella (1515 mt) ci inerpichiamo per sentiero boschivo verso il rifugio Casinei (1825 mt) e qui giunti giriamo a sx verso il rifugio Tuckett (2272 mt) dove pernotteremo.
Tempo totale 2 ore, pedalando...

Al mattino di buon'ora ci alziamo e con nostro rammarico le montagne sono avvolte nella nebbia. Niente paura ci consola il gestore, più tardi la nebbia andrà giù verso valle. Ci fidiamo e partiamo.

Affrontiamo il canale del Tuckett e il nevaio finale, ghiacciato, per precauzione indossiamo i ramponi.
Arrivati alla Bocca del Tuckett, giriamo a dx e aggrediamo la ferrata, per primi, ottimo.
Le nebbie sono scese come aveva detto il gestore e formano un mare sotto i nostri piedi, noi avanziamo tra traversi, scale, torri e spianate. Il punto più alto della ferrata (3020 mt) si raggiunge nella prima parte dell'escursione, sotto la parete sud di Cima Brenta.
La ferrata vera e propria finisce alla Vedretta degli Sfulmini, da cui per ripide roccette arriviamo al rifugio Alimonta (2580 mt) per una birra ristoratrice dopo circa 6 ore di cavi e moschettoni. Un'oretta di riposo dopodichè scendiamo al rifugio Brentei (2182 mt) con la sua caratteristica chiesetta e da qui ritorniamo al Casinei, Vallesinella e infine Madonna di Campiglio.

Una nota di colore: più o meno a 2/3 della ferrata incontriamo una coppia in tenuta da skyrunner, senza alcuna attrezzatura da ferrata, che compie l'escursione in senso contrario. Si vede bene che vanno di fretta, li re-incontreremo al bivio del rifugio Casinei, avendo fatto tutto il giro contrario in meno della metà del tempo totale che abbiamo impiegato noi, bene...








mercoledì 29 agosto 2012

Classicissima con..... marmotta.

Una classicissima, dal Lago Santo al Baccio, su al Rondinaio, a cavallo del crinale fino al Giovo per ridiscendere al lago Santo da Passo Boccaia. Ma... con marmotta...

L'ospite

Monte Gomito e Alpe Tre Potenze

Crinale del Giovo

martedì 1 maggio 2012

Messa compleanno Pier Giorgio Frassati



Come ogni anno ci siamo trovati per la classica messa alla croce di san polo per ricordare il compleanno di Pier  Giorgio Frassati (6 aprile 1901).
Un ringraziamento a don Roberto che ha celebrato la messa.






sabato 10 marzo 2012

Cusna Skialp

Sul Cusna mi sento sempre a casa, in ogni condizione offre un versante o un itinerario ad hoc. E così la nostra meta iniziale del Prampa e del Cisa, viene abbandonata per scarsità di neve e diventa il Cusna dal Canale Grande o Rio Grande, il solco che da poco sotto le vetta scende insieme ad altri rami lungo le sue pendici nord. La neve caduta ad inizio settimana, in questo inverno strano, si è fermata solo nella parte bassa o appunto nei canali, complice un vento freddo da nord est che ha spazzato tutti i pendii lasciando spazio all'erba e i sassi. Oltre che nei canali ben pieni, anche nel bosco la neve offre comunque molti tratti con neve ancora polverosa e divertente.
Risaliamo il canale e guadagnamo la schiena d'asino che costeggia i canali alla sua sinistra e in breve siamo alla pala finale, dove il vento gelido ci sorprende rispetto al caldo della parte bassa. Scendiamo veloci lungo i canali, guadagnamo di nuovo la strada che scende al rifugio Monteorsaro e in breve siamo alla macchina.








martedì 21 febbraio 2012

Ciaspolata




Domenica 19 Febbraio 2012. Io c’ero !
Per testimoniare agli increduli la mia partecipazione alla ciaspolata proposta dalla “Piergiorgio”, ho accettato l’invito di Giò a raccontare una di quelle domeniche in cui non ci si annoia.
Ritrovo: ore 8.30 alla Conso.
Equipaggio: Io, Angy, Killo, Marti, Gio, Baro, Silvia, Ila, Biri, Robby, Lia, Simone de Roma, Raffaele, Leti, Michela
Destinazione: Rifugio Monteorsaro
Mezzo: Caval di ciaspole!
Dopo aver abbondantemente deriso Killo per la sua tenuta decisamente leggera e poco impermeabile, partiamo dalla Conso alla volta di Febbio. Al parcheggio di Rescadore, ognun per sè e Dio per tutti, ci infiliamo i famigerati aggeggi!
La prima volta con le ciaspole ti senti un po’ come Pippo in montagna, quasi un cartone animato, ma poi, grazie a qualche consiglio di Robby e qualche arrangiamento della Marty, ti senti comodo nelle tue nuove scarpe, e il sentiero 609 in mezzo ai boschi innevati dell’appennino diventa qualcosa di piacevole e rilassante in cui abbandonarsi a chiacchiere di ogni tipo.
Per esempio si scopre che l’Ila presto si tatuerà un Birillo per far contento il suo Biri,  che Baro da grande vuol fare l’addestratore di cani, che l’Angy nei giudizi di fine quadrimestre è stata una maestrina severa, che esistono nodi per fare arrampicata che voi umani non potete nemmeno immaginare, che Killo ha partecipato alla ciapolata nella speranza di imbattersi in pericolosi nmammiferi, e avanti così, con argomenti di ogni genere. 
Finisce il pezzo piacevole e inizia il pezzo in salita, sentiero 621, e qui ,magicamente, si invertono i ruoli. Killo comincia a deriderci perché siamo troppo vestiti, mentre lui spavaldo se ne va spedito col suo K-way che non tiene la pioggia nemmeno a pagarlo, nessuno parla più tanto e tutti cominciano a pensare a cosa si mangerà arrivati al rifugio… “sempre se è aperto” continua a ripeterci Giò!
Ovviamente, come sempre , Giò si prende gioco di noi, il Rifugio è aperto e la mangiata rende giustizia all’insolita fatica domenicale . Dico “la mangiata” e non “il panorama” perché a dir la verità il rifugio non è paesaggisticamente esaltante, ed è un po’ amara la presa di coscienza che ci si possa arrivare in macchina. Ma bando alle ciance : polentina fritta con fettina di pancetta adagiata in superficie, bis di tortelloni , farro , grigliata, contorni, dolci, caffè e ammazza caffè ci fanno dimenticare di essere a pochi km dal paese, e ci cullano nella tipica atmosfera da rifugio.
Dopo qualche oretta sempre quegli ottimi piatti, smettono di cullarci ci fanno rotolare in poco meno di un ora verso Rescadore , riproponendosi ad ogni salita e discesa, stavolta un po’ meno chiacchierate , ma pur sempre divertenti e scherzose.
Di nuovo al parcheggio, la pioggerellina che scende ci invita a ripartire verso casa, stanchi e contenti di questa domenica diversa.
Alla prossima

lunedì 23 gennaio 2012

Weekend sulla neve

Il secondo week end di gennaio ci vede partecipi della consueta gita invernale sugli sci, come l’anno scorso effettuata in Trentino ad Alba di  Canazei.
Si parte fra venerdì e sabato in un gruppo nutrito e ben assortito, con vari  giovani che rendono allegra e frizzante la compagnia.
Alba ci accoglie come sempre nella sua bellezza, complice il meraviglioso paesaggio delle circostanti dolomiti e le illuminazioni natalizie che rendono magica l’atmosfera.
Il meteo ci regalerà due giornate terse e serene, accompagnate però da un freddo particolarmente pungente e a volte fastidioso.
Rispetto allo scorso anno la neve caduta è inferiore e non è nemmeno molta, comunque è presente in una quantità sufficiente che ci consente di svolgere tutte le nostre attività.
Ci dividiamo in due gruppi: il primo più numeroso è quello degli sciatori, che può divertirsi nelle molteplici piste del comprensorio, il secondo si dedica a tranquille ciaspolate e passeggiate per sentieri.
Gli amici sciatori hanno affrontato il giro dei quattro passi e varie piste adiacenti, mentre il restante gruppo è salito sabato al rifugio Contrin, immerso in una valle molto bella e solitaria, e domenica  nei pressi delle torri del Violet, in una zona altrettanto suggestiva; passeggiate certamente non difficili però appaganti per l’ambiente stupendo, l’aria pura, il lasciarsi alle spalle pensieri e preoccupazioni.
Un week end oramai diventato un appuntamento fisso per la nostra Associazione, aperto a giovani e famiglie ed accessibile a tutti per le semplici attività proposte, che ci permette di passare un paio di giorni in fraternità ed amicizia godendo degli splendidi paesaggi che la natura in inverno sa offrirci.
(Raffaele)







Ottimo inizio d'anno per l'associazione Piergiorgio Frassati ...per iniziare al meglio ci siamo concessi il lusso di trascorrere insieme un fine settimana sciando tra le più fotografate catene montuose d'Italia.
Il gruppo è misto monelli adolescenti, giovani ragazzi e qualche personaggio piu' attempato...ma la carica nell'affrontare la giornata è identica!
Grazie alla passione per gli sci possiamo godere di un cambio di scenari continui...passo Sella...passo Pordoi...passo Gardena...
E in lontananza il monte Pelmo, il Civetta e la bellissima Marmolada.
Un ringraziamento speciale al sole che nn ci ha abbondonato, al cielo terso che ci ha permesso di ammirare al meglio le alte cime!
Grazie a tutti per le belle risate tra sciate e mangiate...
E per chi ha ciaspolato...le giornate nn so state da meno...il silenzio invernale del bellissimo rifugio Contrin interrotto ogni tanto dalle chiacchiere di cinque baldi giovani...rifugio alpino per eccellenza...alle spalle dell'imponente Marmolada.
Anche questa volta l'associazione porta a casa una splendida uscita...un mix tra amici uniti da una vera passione ...splendidi paesaggi invernali e cioccolata calda!
(Marco)