E' fatta!! Questa uscita associativa al rifugio Rio Pascolo, sotto l'Alpe di Succiso, rimarrà negli annali come impresa dell'anno dell'associazione Pier Giorgio Frassati. Un'avventura che sembrava quasi utopistica nei giorni scorsi si è trasformata in due fantastiche giornate sopra e sotto le nevi dell'appennino.'Sopra' a 3 metri di neve che hanno letteralmemte sepolto il rifugio nel corso di un inverno veramente eccezionale; 'sotto' a 1 metro e oltre di neve il tetto del rifugio, unica traccia della presenza di un manufatto umano agli occhi dei volontari spalatori della mattina di sabato.
E allora chiamiamoli per nome questi moderni eroi che non hanno esitato a sudare 2 ore di cammino con l'attrezzatura necessaria per scavare come talpe gli accessi al rifugio: Scacco, Gio, Baro, Rudy, Buccia. Non dimentichiamoci però di Claudio e Gianni del ctg di Reggio che si sono offerti per accompagnarli e aiutarli nell'impresa. Grazie!!!!
Noi che siamo saliti al pomeriggio abbiamo disceso la scala di ghiaccio inventata per l'occasione e ci siamo accomodati in un rifugio caldo e accogliente, illuminato per breve tempo dalla poca corrente accumulata grazie ai pannelli solari liberati alla mattina. Non sarebbe corretto a questo punto non citare tutti, ugualmente eroi nella notte passata al rifugio sepolto sotto alle nevi: Paolo, Leti, Andre, Mazza, Faby, Marra, Gioppy, Frenk, Raffa, Lele.
E' difficile che al termine di un'uscita si possa dire: è andato tutto alla perfezione. Bene, in questo caso credo lo si possa fare senza timore di essere smentiti: bel tempo, neve in quantità, totale lontananza dalla civiltà, niente acqua corrente, niente luce, niente bagno ..... Meglio di così!!!
E allora chiamiamoli per nome questi moderni eroi che non hanno esitato a sudare 2 ore di cammino con l'attrezzatura necessaria per scavare come talpe gli accessi al rifugio: Scacco, Gio, Baro, Rudy, Buccia. Non dimentichiamoci però di Claudio e Gianni del ctg di Reggio che si sono offerti per accompagnarli e aiutarli nell'impresa. Grazie!!!!
Noi che siamo saliti al pomeriggio abbiamo disceso la scala di ghiaccio inventata per l'occasione e ci siamo accomodati in un rifugio caldo e accogliente, illuminato per breve tempo dalla poca corrente accumulata grazie ai pannelli solari liberati alla mattina. Non sarebbe corretto a questo punto non citare tutti, ugualmente eroi nella notte passata al rifugio sepolto sotto alle nevi: Paolo, Leti, Andre, Mazza, Faby, Marra, Gioppy, Frenk, Raffa, Lele.
E' difficile che al termine di un'uscita si possa dire: è andato tutto alla perfezione. Bene, in questo caso credo lo si possa fare senza timore di essere smentiti: bel tempo, neve in quantità, totale lontananza dalla civiltà, niente acqua corrente, niente luce, niente bagno ..... Meglio di così!!!
Il rifugio sepolto dalla neve...